Avvicinandosi al gigantesco capolavoro verdiano per quella che resterà l’unica incisione in studio (1977), Solti non poteva non avere presenti gli illustri precedenti e, da par suo, quel che fa emergere con prepotenza dal documento discografico è, non a caso, la volontà di rottura col passato, anche recente. Abbandonati i sentieri tracciati da vellutati magmi ardenti, prorompente spettacolarità e magniloquenza tardo-romantica (e, se si vuole, tradizionalmente wagneriana), sir Georg propone una...