Originale oltre che interessante la nuova collana edita da BMG Ricordi, intitolata Voci d’Opera. Dopo i primi due volumi pubblicati e riferiti a Maria Callas, ecco che la raccolta si rinforza con altri due numeri dedicati ad altrettanti mostri sacri del melodramma: Enrico Caruso e Cesare Siepi. Il volume intitolato al grande Siepi, al quale faccio riferimento per questa recensione, si apre con alcuni cenni biografici piuttosto completi e precisi, fra cui la corretta data di nascita: 10 febbraio 1923.
Ma il vero significato e motivo d’interesse di questa pubblicazione sta nel prezioso contenuto di schede tecnico/interpretative abbinate ognuna ad una romanza e quindi al rispettivo spartito (canto/pianoforte). Le romanze prese in considerazione sono ovviamente fra le più rappresentative della carriera dell’artista a cui è dedicato il volume. In questo caso i brani analizzati sono dodici e sono inseriti rigorosamente in ordine cronologico per data di composizione. Dalle note del Don Giovanni, per la precisione “Fin ch’han dal vino” e “Deh vieni alla finestra”, si parte per un viaggio musicale che attraverso poco meno di due secoli di musica si sofferma prima sulla “Calunnia” rossiniana, poi sulla Sonnambula “Vi ravviso, o luoghi ameni”, di seguito accarezza quattro fra le più celebri arie per basso tratte da Nabucco, Ernani, I Vespri Siciliani, Don Carlo, inframmezzate da “Le veau d’or” dal Faust, senza dimenticare “Son lo spirito che nega” ed “Ecco il mondo” dal Mefistofele per concludere con “Vecchia Zimarra” da La Bohème di Puccini. Come ho accennato brevemente pocanzi, ogni romanza ed il relativo spartito sono impreziositi dalla corrispondente scheda tecnica indicante esattamente tutti segni musicali applicati a quel brano dal famoso cantante, quindi le eventuali battute tagliate, i crescendi, i diminuendi, le corone, i fiati, il tempo adottato, ecc. Personalmente mi sono parecchio divertito a seguire le registrazioni di Siepi (utilizzate come riferimento in questo volume), con lo spartito e la relativa scheda tecnica. Per questa ragione ritengo questa serie di volumi, utile, sia per il divertimento e la curiosità del melomane incallito, sia come ausilio allo studente di canto che volesse approfondire i segreti interpretativi di questi grandi artisti. Molto brevemente metto al corrente, quanti già non lo fossero, che c’è in commercio un’altra interessante pubblicazione Ricordi intitolata CANTOLOPERA indirizzata agli studenti di canto, ma anche solamente a quanti si volessero divertire a giocare al cantante d’opera. Questi volumi divisi per tipologie vocali, contengono lo spartito canto/pianoforte di 6 romanze famose con allegato un cd. Nella prima parte del cd è registrata l’interpretazione delle romanze da parte di giovani cantanti che si apprestano ad iniziare la carriera, mentre nella seconda parte è incisa la sola base musicale dei brani eseguita da una vera orchestra, sulla quale lo studente di canto, la casalinga, il melomane o chiunque voglia divertirsi può testare i propri progressi e le proprie doti vocali. Nel numero intitolato “Arie per Soprano - Volume 3” le romanze prese in considerazione sono state: “Non mi dir, bell’idol mio” (dal Don Giovanni), “Qui la voce sua soave… Vien diletto” (da I puritani), “Pace mio Dio” (da La forza del destino), “Ritorna vincitor!” (da Aida), “La mamma morta” (da Andrea Chenier), “Io son l’umile ancella” (da Adriana Lecouvreur) e le voci che si sono prestate a registrare gli esempi sono quelle di: Linda Campanella, Antonia Cifrone, Angela Venturino, mentre la direzione dell’orchestra della Compagnia Italiana d’Opera è affidata al M° Antonello Gotta.
Recensione pubblicata il 15 ottobre 2003
Danilo Boaretto