Trio Sonate dalla collezione Schoenborn-Wiesentheid |
Sonate à tre |
Ensemble Radio Antiqua |
1 CD |
Ramée |
Ram 1801 |
Self Distribuzione |
Non si hanno notizie certe della data e del luogo di nascita di Giovanni Benedetto Platti. Presumibilmente nacque a Padova tra il 1697 e il 1699 e morì a Würzburg l’11 gennaio 1763. Platti si formò musicalmente sotto la guida di Francesco Gasparini (1661-1727) a Venezia, dove suo padre era suonatore di violetta nell'organico strumentale della Basilica di San Marco. Come molti altri musicisti italiani coevi, Platti cercò fortuna fuori dall’Italia. Nel 1722 venne assunto come polistrumentista e virtuoso nella cappella di corte del principe vescovo Johann Philipp Franz von Schönborn (1673-1724) a Würzburg, in Franconia, posizione che mantenne poi per tutta la vita. L’impulso maggiore alla produzione musicale di Platti la esercitò però il fratello del principe vescovo, Rudolf Franz Erwein, conte di Schönborn (1677-1754), uno tra i più importanti e influenti mecenati nonché eccellente violoncellista dilettante, che lo ospitò nella sua residenza di Wiesentheid, presso Würzburg e per il quale Platti compose numerose opere strumentali. È nella collezione musicale dei conti di Schönborn-Wiesentheid, un importante archivio storico musicale, che sono conservati una sessantina di manoscritti di Platti, tutti risalenti al terzo decennio del Settecento, assieme a opere dei principali compositori secenteschi e coevi, da Claudio Monteverdi ad Arcangelo Corelli, Antonio Vivaldi e Tomaso Albinoni.
È sorprendente come, nonostante la quantità di ricerche e scoperte fatte finora, continui ad emergere, da biblioteche e librerie di residenze più o meno conosciute, un patrimonio musicale ricco ed interessante, a testimonianza della facilità con cui edizioni a stampa e musicisti viaggiavano per l’Europa. Nato proprio con lo scopo di riscoprire repertori tanto sconosciuti quanto sorprendenti, l’ensemble Radio Antiqua, fondato all’Aia nel 2012, ci propone con questo compact disc la prima esecuzione mondiale delle Sei sonate a tre tratte da una raccolta di 22 sonate per violino, violoncello e basso continuo appartenenti alla collezione Schönborn-Wiesentheid. Questa combinazione strumentale non era affatto comune nel barocco ed evidenzia la singolarità della musica da camera di Platti nonché il suo stile molto personale, capace di combinare la solida formazione italiana con le influenze del nuovo stile galante dei compositori tedeschi contemporanei. Le sei sonate raccolte in questo compact seguono tutte lo stesso schema corelliano della sonata italiana in quattro movimenti con una sequenza di lento-veloce-lento-veloce, ad eccezione della Sonata in Do minore WD 694 che è in tre movimenti. La strumentazione dei brani prescelti è varia, presentando combinazioni sonore inconsuete ma convincenti per la grazia della composizione: quattro sono per violino, violoncello, e basso continuo, una per oboe, fagotto obbligato e basso continuo e una per violino, oboe e basso continuo.
Lo stile compositivo di Platti, proprio perché dedicato a organici strumentali inusuali per l’epoca, non risulta mai banale. Trova temi e sviluppi originali, diversi dalla pratica corrente, fondati su un solido contrappunto, un’invenzione tematica brillante nei movimenti veloci, mentre nei tempi lenti spiccano la ricchezza armonica, la varietà melodica e la cantabilità, come nel largo della Sonata WD 677 (traccia 11) e nell’Adagio della Sonata WD 694 (traccia 14). Radio Antiqua, grazie al suono chiaro e preciso e alle indiscusse capacità tecniche, riesce a esplorare a fondo e a far emergere le qualità della musica di Platti, sia nei suoi aspetti virtuosistici che in quelli più espressivi. I tempi sono ben calibrati, sia nei movimenti veloci, mai concitati, che in quelli lenti, così come nelle dinamiche in grado di valorizzare un dialogo equilibrato tra gli strumenti, come emerge in particolare nella Sonata WD 682 tra violino e oboe. Combinando tutti questi elementi con la scrittura virtuosistica di queste sonate, Radio Antiqua rende questa registrazione un piacere all’ascolto.
Silvano Santandrea