“La tradizione del nuovo” questo è il motto che riassume in sé e presenta il cartellone di tutto l’anno 2025 e dell’87esima edizione del Festival del Maggio Musicale che fin dalla sua nascita, e per lunghi decenni, è stato palcoscenico - appunto - del nuovo, dimostrando quanto l’opera, la più grande tradizione artistica del nostro Paese, riesca a intercettare la cultura contemporanea e diventarne un'espressione. Fin dal 1933, anno della sua fondazione, il Festival del Maggio ha programmato nuove composizioni liriche e anticipato in prima italiana lavori musicali di celebri compositori stranieri. Sperimentando contaminazioni inedite tra lo spettacolo dal vivo e le arti visive, grazie alla collaborazione con pittori, scultori e artisti contemporanei, coinvolti nella realizzazione di scenografie e costumi, precorrendo tendenze oggi diffuse nei principali festival internazionali. Onorare la grande tradizione musicale e promuovere forme contemporanee di rappresentazione artistica: le strade percorse nel Novecento continuano a essere le linee guida del prossimo futuro per la programmazione del Maggio le cui linee programmatiche del 2025 si sono basate dunque su ricerca, sorpresa, proposte, conferme, qualità e modernità per guardare con slancio verso il prossimo futuro. Un programma ambizioso di 10 titoli operistici (dei quali 6 nuovi allestimenti) e 25 concerti sinfonici e sinfonicocorali e due occasioni fuori abbonamento oltre ai concerti mattutini della domenica, l’opera per i ragazzi, all’altezza della reputazione internazionale del Maggio ma sostenibile è perciò calato nel presente, realizzato per rispettare sia la grande tradizione musicale del Teatro che le strade percorse dal Maggio nel corso del Novecento.
Nel seguire questa filosofia, quindi opere di grande richiamo che si devono al pubblico, insieme a riscoperte ma anche il repertorio d'opera con direzioni di prestigio e regie che potranno suscitare stimoli, discussioni e sorprese e stimolare la curiosità del pubblico; inoltre due balletti e l’ampia proposta sinfonica di grandissimo valore, sia per la composizione delle locandine sia per i maestri che saliranno sul podio. Tra gli artisti di altissima caratura presenti in cartellone ritroviamo molti nomi amati e “di casa” ma altrettanto numerosi sono gli importanti e attesi debutti fiorentini tra i direttori, i registi e molti artisti delle compagnie di canto.
“Dopo l’anno di commissariamento terminato nel marzo del 2024, il cammino avviato dal Maggio nella sua gestione ordinaria procede verso un futuro solido e di eccellenza artistica” ha detto il sovrintendente Carlo Fuortes, “In cinque mesi, dal mio arrivo, abbiamo lavorato sulla scorsa edizione del Festival, sulla stagione estiva, abbiamo perfezionato la programmazione autunnale che prenderà avvio il 7 settembre e chiuso tutto il cartellone del 2025, mettendo già dei punti importanti per il 2026 e per il 2027. Il Maggio e con ciò intendo tutte le persone che lo compongono, ha reagito concretamente e con forza positiva alle aspre difficoltà del recente passato e si è riaperto alla città, il pubblico ha dimostrato di crederci perché è tornato ad affollare – letteralmente – le sale del Teatro e della Cavea. La stagione 2025 che presentiamo adesso non è né una scommessa né tantomeno una sfida ma rappresenta la consapevolezza più sincera e genuina del ruolo del Maggio che è in grado di raccontare quello che è e quello che sarà”.
Il cartellone d’opera e balletto
Per caratterizzare al massimo le proposte di titoli sia del Festival che della stagione e per rispettare la storia del Maggio, nel comporre le compagnie – podio, regia e cast - sono stati cercati e coinvolti interpreti e artisti “nuovi”, stranieri e italiani, che “sbocciano” e si avviano in carriere molto importanti oppure sono artisti di grandissima fama ma che al Maggio compaiono solo raramente oppure segnano addirittura il loro debutto nel nostro Teatro; tutto ciò senza dimenticare di attingere da quella inesauribile fucina di giovani talenti che è l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Seguendo dunque la strada dell’ “innovare nella tradizione” e della speculare “tradizione dell’innovazione” propria del Maggio, ma seguendo anche quella di proporre titoli popolari che sono “in casa” e di grande successo o che pur facendo parte del grande repertorio mancano da troppo dal cartellone del Teatro, il versante operistico del 2025 prende avvio il 16 febbraio (con tre repliche successive: il 18, il 20 e il 23 ) con la ripresa diRigoletto, di Giuseppe Verdi, sulpodio Stefano Ranzani e la regia di Davide Livermore; tra gli interpreti principali Celso Albelo, Daniel Luis de Vicente/Leon Kim (18), Olga Peretyatko, Alessio Cacciamani, Eleonora Filipponi. Il 9 marzo (tre repliche successive: 11, 14, 16 marzo) è la volta diNorma di Vincenzo Bellini, opera celeberrima del grande repertorio ma che manca da Firenze dal 1978; sul podio, al suo debutto al Maggio, Michele Spotti. La regia segna anche il debutto del duo franco-belga Moshe Leiser e Patrice Caurier - nell’edizione per il Festival di Salisburgo del 2013 riallestito completamente per il Maggio - che traspongono la vicenda dalla Gallia occupata dai romani alla Francia occupata dai nazisti, con gusto cinematografico e una narrazione ricca di colpi di scena coerenti con le prescrizioni librettistiche. Tra gli interpreti principali Jessica Pratt,Maria Laura Iacobellis, Mert Süngü, Riccardo Zanellato.
Dopo queste due opere si inaugura il Festival, il 13 aprile (tre repliche successive: 16, 23, 27 aprile), con la messa in scena diSalome di Richard Strauss, che segna due importanti debutti al Maggio: quello di Alexander Soddy sul podio e, alla regia, di Emma Dante. Alexander Soddy maestro al quale è affidato ancheun concerto nel Festival e un’ulteriore opera in stagione, il Macbeth, ha colto successi a Londra, Parigi, Vienna, New York, fa parte di quella schiera di artisti in netta ascesa all’estero e che il Maggio decide doverosamente di proporre al suo pubblico. Emma Dante finalmente arriva nel nostro teatro e promette “una produzione molto fantasiosa e visionaria così come è visionaria quest’opera”. Tra gli interpreti principali Nikolai Schukoff, Anna Maria Chiuri, Allison Oakes, Iain Paterson, Eric Fennell.
Il 25 maggio, con repliche il 28 e 31 maggio,Der Junge Lord brillante e satirica opera di Hans Werner Henze del 1964 con la direzione di Markus Stenz e la regia di Daniele Menghini. Quest’opera incarna perfettamente la missione del Maggio, vale a dire quella di programmare e proporre titoli che non si trovano, oppure solo raramente, nei cartelloni degli altri teatri. Nel caso specifico sarà la prima volta che in Italia quest’opera viene messa in scena in lingua originale dopo la prima e unica volta della sua programmazione a Roma nel 1965 in italiano. Tra gli interpreti Levent Bakirci, Matteo Falcier, Caterina Dellaere, Andreas Mattersberger, Marina Comparato, Eleonora Bellocci, Antonio Mandrillo.
Chiude il Festival la verdianaAida (la prima è il 19 giugno e le repliche il 25, 28 e 1 luglio) titolo tra i più celebri del grande repertorio, con la direzione di Zubin Mehta, messo in scena però con la regia forte e dura di Damiano Michieletto (nell’allestimento della Bayerische Staatsoper di Monaco) che l’ambienta non in Egitto ma in una palestra bombardata che serve da rifugio ai profughi di guerra. Gli interpreti principali sono Olga Maslova, SeokJong Baek, Agnieszka Rehlis, Amartuvshin Enkhbat/Leon Kim, Simon Lim, Manuel Fuentes.
Dopo il Festival e la programmazione estiva che verrà successivamente annunciata, il cartellone riprende il 16 settembre con tre repliche il 19, il 21 e il 23, diLes pêcheurs de perles di George Bizet; sul podio ilfrancese Jérémie Roher, altro direttore in grande ascesa, e la regia evocativa e “ieratica” di Wim Wenders nell’allestimento della Staastoper Unter der Linden di Berlino; tra gli interpreti Pretty Yende, Javier Camarena, Lucas Meachem. Il 12 ottobre, con altre tre repliche il 14, 17 e 19, un altro importante titoloverdiano dopo Aida, ilMacbeth con la direzione di Alexander Soddy e la regia di Mario Martone che ritorna al Maggio dopo una assenza quasi ventennale: è infatti del 2007 la sua regia di Antigone di Ivan Fedele che inaugurò in prima mondiale il 70esimo Festival del Maggio Musicale. Le scene dell’opera sono firmate da Mimmo Paladino. Nel cast figurano Luca Salsi, Antonio Di Matteo, Vanessa Goikoetxea, Antonio Poli.
Il 9 novembre (e tre repliche: 11, 14, 16 novembre) è la volta diLucrezia Borgia di Gaetano Donizetti che manca dalle stagioni del Teatro dal 1976, con la direzione di Francesco Ivan Ciampa e la regia di Andrea Bernard; nelle parti principali Mirco Palazzi, Jessica Pratt, René Barbera, Laura Verrecchia. Il 4 dicembre con repliche il 6 e 7 dicembre, in un allestimento particolare che vedrà il pubblico seduto su deglispalti costruiti sul palcoscenico della sala Grande, andrà in scena laMatthäus Passion di Johann Sebastian Bach con la direzione di Kent Nagano e la regia di Romeo Castellucci entrambi per la prima volta al Maggio; la parte di Evangelist è sostenuta al tenore Ian Bostridge.
Chiude la programmazione operistica del 2025, il 20 dicembre, la ripresa diLa bohème di Giacomo Puccini con la direzione di Diego Ceretta e la regia di Bruno Ravella; le repliche dopo la prima saranno sette in totale: 21, 23, 28, 30 e 31 dicembre e lambiranno anche i primi giorni dell’anno nuovo con le recite del 2 e 4 gennaio 2026. In locandina le voci di Carolina López Moreno/Nombulelo Yende, Mariam Battistelli/ Elisa Balbo, Iván Ayón Rivas/Davide Giusti, Danylo Matviienko/Francesco Samuele Venuti. In bucasempre l’Orchestra del Maggio e sul palcoscenico il Coro del Maggio, direttore del Coro Lorenzo Fratini,e il Coro di Voci Bianche dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino diretto dalla maestra Sara Matteucci.
Due i titoli di balletto, programmati nel mese di gennaio 2025 e che vedranno esibirsi la compagnia Les ballets de Monte-Carlo: il 10 con due replicheRoméo et Juliette con la coreografia di Jean-Christophe Maillot, e la direzione di Garrett Keast su musiche di Sergej Prokofiev e il 16 gennaio condue repliche successiveLac, da Il lago dei cigni su musiche di Čajkovskij e Bertand Maillot, la coreografia è di Jean-Christophe Maillot e sul podio risale Garrett Keast. In buca l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
L’opera per bambini, il classico appuntamento di Venti Lucenti con la regia, scrittura scenica e costumi di Manu Lalli proposto quest’anno èLe streghe di Macbeth, ispirato al Macbeth di Giuseppe Verdi e con l’elaborazione musicale dell’opera di Luca Giovanni Logi. Va in scena a partire dal 13 marzo e anticipa il Macbeth in cartellone nel mese di ottobre. Sul podio Giuseppe La Malfa.
Il cartellone concertistico
La stagione sinfonica, sinfonico-corale e concertistica è molto ricca con 25 concerti in abbonamento e due occasioni proposte fuori abbonamento. Si inizia in gennaio, per siglare il periodo festivo sia natalizio che d’inizio d’anno, il 3, 4 e 5 conFantasia Live in Concert dai due celebri film di Walt Disney. Il cartoon verrà proiettato su un grande schermo mentre la musica eseguita dall’Orchestra del Maggio sarà diretta da Timothy Brock. L’altro appuntamento fuori abbonamento è il concerto pianistico realizzato incollaborazione con Amici della Musica Firenze, protagonista Grigory Sokolov il 16 giugno nell’ambito del Festival.
Il lungo elenco concertistico in abbonamento si muove parallelamente a quello operistico per la filosofia della proposta ecco quindi che oltre a nomi “monumentali” come quelli di Zubin Mehta, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Antonio Pappano con la London Symphony Orchestra, e il debutto clamoroso di
Kent Nagano, ecco l’affermatissimo Michele Mariotti che torna al Maggio dopo 10 anni, gli importanti ritorni di Dame Jane Glover, Marc Minkowski, Henrik Nánási, del giovane Min Chung, di Cornelius Meister, il già citato Alexander Soddy, Timur Zangiev, Thomas Guggeis, Alejo Pérez, Bertie Baigent e la direttrice Bar Avni che ha recentemente vinto il concorso “La maestra”.
La stagione prende avvio il 24 gennaio in sala Mehta con il concerto diretto da Giulio Prandi, con composizioni di Niccolò Zingarelli e Wolfgang Amadeus Mozart e le voci soliste di Nikoletta Hertsak, Giuseppina Bridelli, Krystian Adam, Alessandro Ravasio; il 7 febbraioAlejo Pérez dirigerà composizioni diSergej Rachmaninov, Manuel De Falla, Maurice Ravel; il 21 febbraio torna a Firenze il celebre soprano Anna Netrebko accompagnata al pianoforte da Pavel Nebolsin e dal mezzosoprano Elena Maximova per unconcerto di canto proposto in sala Grande; il giorno dopo, 22 gennaio, sempre in sala Grande
Bertie Baigent dirigerà musiche di Paul Dukas, Maurice Ravel, Wolfgang Amadeus Mozart; al pianoforte Cédric Tiberghien . Il 7 marzo in sala Mehta si annuncia il debutto di Michele Spotti che dirigerà composizioni di Franz Schubert e Hector Berlioz (dal 9 marzo Spotti dirige l’opera Norma); il 21 marzo in sala Grande ritorna al Maggio la direttrice Dame Jane Glover per un concerto tutto bachiano imperniato sui Concerti Brandeburghesi per la prima volta eseguiti al Maggio in un’unica serata. In sala Grande il direttore emerito a vita del Maggio Zubin Mehta il 28 marzo dirigerà l’ultimo concerto prima dell’inizio del Festival salendo sul podio per un programma dedicato a Mozart; solista al clarinetto Edoardo Di Cicco, professore dell’Orchestra del Maggio.
I concerti programmati nel Festival prendono avvio in maniera solenne, in sala Grande, con Zubin Mehta il 18 aprile per la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi; solisti Roberta Mantegna, Agnieszka Rehlis,SeokJong Baek, Michele Pertusi; il Coro del Maggio è diretto da Lorenzo Fratini. Il 26 aprile, Alexander Soddy impegnato nel frattempo nella direzione dell’opera Salome, dirige un concerto conmusiche di Richard Strauss; solista al corno Alessio Dainese; il 3 maggioDiego Ceretta dirige
il War Requiem di Benjiamin Britten; in buca della sala Grande, oltre all’Orchestra del Maggio anche
l’Orchestra della Toscana; le voci soliste sono di Elizaveta Shuvalova, Ian Bostridge, Dietrich Henschel; il Coro del Maggio è diretto da Lorenzo Fratini, il Coro di Voci Bianche dell’Accademia del Maggio è diretto da Sara Matteucci. L’ 8 maggio, in sala Mehta, Michele Mariotti che torna al Maggio dopo circa 10 anni, per un concerto sinfonico corale dirige composizioni di Wolfgang Amadeus Mozart, Igor Stravinskije Francis Poulenc, voce solista il soprano Emőke Baráth; il Coro del Maggio è diretto da Lorenzo Fratini.
L’11 maggio torna Daniele Gatti con un concerto sinfonico corale con un programma che sarà prossimamente annunciato; il 15 maggio, in sala Mehta, Timur Zangiev accompagnato al pianoforte da
Alexander Gadjiev dirigerà composizioni di Sergej Prokof’ev e Pëtr Il’ič Čajkovskij; il 30 maggio
Cornelius Meister, con il mezzosoprano Monica Bacelli, dirigerà musiche di Carl Maria von Weber, Luciano Berio, Robert Schumann; il 5 giugnoThomas Guggeis dirigerà musiche di Wolfgang Amadeus Mozart e SergejProkof’ev. Il 10 giugno in sala Grande l’importante ospitalità alla London Symphony Orchestra chesarà diretta da sir Antonio Pappano con programma di musiche di Richard Strauss, Giacomo Puccini e Hector Berlioz. La felice collaborazione con gli Amici della Musica Firenze si concretizza anche quest’anno con il concerto pianistico fuori abbonamento di Grigory Sokolov, il 16 giugno in sala Mehta; il programma è ancora da definire. Il direttore emerito a vita del Maggio Zubin Mehta, nel mentre impegnato con le recite di Aida, dirige l’ultimo concerto del programma sinfonico del Festival, con musiche di Ludwig van Beethoven e Richard Strauss; al violino Amira Abouzahra.
La programmazione concertistica riprende poi il 20 settembre con Jérémie Rhorer (impegnato anche nella direzione dell’opera Les pêcheurs de perles) e il soprano Elizabeth Llewellyn per un concerto con musiche di Claude Debussy, Maurice Ravel e Igor Stravinskij; il 26 settembreMin Chung dirige composizioni di Olivier Messiaen e Camille Saint-Saëns. Il 18 ottobreMarc Minkowski dirige l’oratorio di Franz Joseph Haydn Die Jahreszeiten; il Coro del Maggio è diretto da Lorenzo Fratini. Il 24 ottobreHenrik Nànàsi dirige composizioni di Franz Liszt e Béla Bartók; il 21 novembrePietari Inkinen dirige musiche di Jean Sibelius e Maurice Ravel. Il 23 novembre è in programma un concerto di canto in occasione dell’uscita del suo CD, con il baritono Marco Filippo Romano; l’Orchestra del Maggio è diretta da Christopher Franklin; in programma musiche di Gaetano Donizetti, Gioachino Rossini, Domenico Cimarosa del quale verrà eseguito Il maestrodi cappella; il Coro del Maggio è diretto da Lorenzo Fratini. Il 12 dicembre la direttrice Bar Avni salirà sul podio della sala Mehta per un concerto con musiche di Unsuk Chin, Ludwig van Beethoven,
Antonín Dvořák; soliste al violino Anna Tifu, al violoncello Erica Piccotti e al pianoforte Leonora Armellini. Chiude la programmazione sinfonica del 2025 il maestro Riccardo Muti che dedicherà un concerto sinfonico corale alla memoria del maestro Vittorio Gui in occasione dei 50 anni dalla sua morte; il programma diretto da Muti prevede l’Incompiuta di Franz Schubert e il Requiem in do minore di Luigi Cherubini. Direttore del Coro Lorenzo Fratini.
Il tradizionale concerto di Natale, in programma il 21 dicembre in Sala Mehta alle ore 11, vedrà esibirsi il Coro di Voci Bianche dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino diretto dalla maestra Sara Matteucci con la partecipazione dell’Associazione “L’Astrolabio” di Firenze.
I concerti domenicali
Tornano i concerti domenicali in sala Mehta alle ore 11, dell’Orchestra del Maggio, del ciclo “C’è Musica e Musica 2.0” che prendono avvio il 19 gennaio con una serie di nuovi concerti; la prima a salire sul podio è la direttrice Keren Kagarlitsky con lo spettacolo “Giocando con la musica”, su musiche Edmund Angerer, Franz Joseph Haydn. Il ciclo prosegue il 26 gennaio “Lorenzo Baglioni racconta Mozart” con Lorenzo Baglioni e la direzione di Salvatore Percacciolo. Il 9 febbraio va in scena “Water&Fire” con la direzione di Nima Keshavarzi, la voce recitante di Gaia Nanni su musiche di Georg Friedrich Händel. Il 15 febbraio ma alle ore 16, “Lorenzo Baglioni racconta Rossini” con Lorenzo Baglioni e la direzione di Luca Ballabio. Il 30 marzo alle ore 11, “Tutto d’un fiato”, sul podio la direttrice Danila Grassi; all’ottavino Francesco Viola, al corno inglese Massimiliano Salmi, al basso tuba Mario Barsotti, tutti professori dell’Orchestra del Maggio; le musiche sono Boris Papandopulo, Gaetano Donizetti, John Williams.
In settembre il ciclo riprende con la riproposta di tre dei grandi successi della prima edizione: il 28 alle ore 11 “Pierino e il lupo” di Sergej Prokof’ev, con la voce recitante di Alfonso Antoniozzi e la direzione diNicolò Umberto Foron; il 26 ottobre alle ore 11, la “Guida del giovane all’Orchestra” di Benjamin Britten; sul podio Enrico Lombardi, nella parte del compositore, Henry Purcell, Lorenzo Baglioni. Il ciclo termina il 23 novembre con “Il carnevale degli animali” di Camille Saint-Saëns, sul podio la direttrice Roberta Peroni, nella parte della zoologa, torna l’attrice Gaia Nanni.