Marta Torbidoni è un giovane ma già affermato soprano che molti di noi hanno avuto modo di apprezzare pochi mesi fa nella Traviata andata in scena al Teatro Carlo Felice di Genova. Ora, in vista dei prossimi importanti impegni, fra cui Leonora nel Trovatore che inaugurerà la nuova stagione del Teatro Comunale di Bologna, l'abbiamo avvicinata per conoscerla meglio.
Dove e con chi hai studiato?
La mia vita musicale è iniziata a 5 anni come strumentista: ho studiato per 11 anni pianoforte e poi per 5 anni clarinetto. Dopodiché a 16 anni ho iniziato a studiare canto lirico privatamente da una insegnante ad Ancona: Doriana Giuliodoro. Mi sono diplomata nel 2008 al Conservatorio G.B. Pergolesi di Fermo da privatista e in seguito ho conseguito la Laurea di II livello in Discipline musicali nello stesso conservatorio. Successivamente ho frequentato L’Opera Studio con Renata Scotto a Roma per due anni, poi l’Accademia Pucciniana a Torre del Lago e infine la Scuola dell’Opera a Bologna. Attualmente sto continuando gli studi con il soprano Mariella Devia.
Che ruolo ha avuto la tua famiglia nella scelta di intraprendere questa professione?
La mia fortuna è stata quella di aver avuto un totale appoggio dalla mia famiglia. Finito il liceo iniziai la facoltà di biologia ad Ancona e contemporaneamente frequentavo il conservatorio, ma era impossibile fare entrambe le cose per questione economiche e di tempo. Così feci una scelta e scelsi la musica! E la mia famiglia dal quel momento mi ha sempre sostenuto.
Come ti sei creata le prime opportunità che hanno dato il via al tuo percorso artistico?
Ho iniziato a collaborare prima con associazioni locali che organizzavano produzioni nei teatri delle Marche e poi, piano piano, ho iniziato ad avere contratti. Ho fatto un'audizione a Sofia in Bulgaria dove erano in cerca di una Violetta; da lì il primo debutto a cui ne sono susseguiti altri.
Hai ancora un insegnante al quale ti appoggi per preparare i nuovi ruoli o magari, ogni tanto, per fare il punto della situazione?
Certo, non si finisce mai di studiare! Attualmente ho la fortuna di studiare con Mariella Devia, che sta seguendo passo passo il mio perfezionamento vocale e con la quale preparo i ruoli.
Quale criterio hai utilizzato per la scelta dei ruoli che hai portato in scena in questi primi anni di carriera?
Ho iniziato a cantare come lirico leggero, infatti i primi anni ho debuttato ruoli come Gilda nel Rigoletto ed Elvira ne I Puritani per poi passare a un repertorio più lirico. Ovviamente tutto questo anche con i consigli della mia insegnante. È importante avere qualcuno che ti aiuti nella scelta del repertorio, che capisca la tua voce e ti aiuti a farla esprimere al meglio.
Quanto è cambiata la tua voce rispetto ai tuoi esordi?
La mia voce è sempre stata di lirico pieno d' agilità e ho trovato il mio repertorio d'elezione nel primo Verdi ed il belcanto romantico. Amalia de “I Masnadieri” è stato il ruolo che mi ha rivelato prima a Busseto poi a Bilbao e all' Opera di Roma, Anna Bolena che ho debuttato a Rieti nella prima versione diretta dal maestro Biondi di cui esiste anche un bel dvd e a Tenerife dove ho avuto grande visibilità sostituendo Mariella Devia indisposta salendo sul palco senza neanche una prova.
C’è qualcuno che sin qui, più di altri, ti ha dato un aiuto fondamentale?
Per quanto riguarda la vita professionale direi la mia vecchia insegnante che mi ha dato le basi del canto; oggi trovare una insegnante valida non è facile. Dal punto di vista privato direi mia madre che mi ha sempre sostenuto e appoggiato nella mia carriera.
Tra non moltissimo sarai Leonora nel Trovatore che inaugurerà la nuova stagione del Comunale di Bologna. Cosa significa per te questo impegno?
Beh, per me è un impegno importante. Ho frequentato la Scuola dell'opera di Bologna e ho già debuttato Traviata l'anno scorso al Teatro Comunale ma questa è una riconferma, per di più, con un cast importante, un importante direttore e un grande regista quindi sono molto onorata ed emozionata.
Leonora è un personaggio che hai già interpretato alcune volte e che canterai anche il mese prossimo nelle tue Marche: è un ruolo che senti congeniale alle tue caratteristiche vocali e caratteriali?
Devo dire che ho avuto sempre un po' di timore nell'affrontare Leonora perché lo considero un po' il ruolo limite al momento. Il Maestro Vlad ha voluto darmi questa possibilità dopo avermi sentito in Masnadieri al Teatro dell'Opera di Roma e ho deciso di accettare dopo aver studiato lungamente la parte con la Sig.ra Devia.
Devo dire che mi trovo molto bene nella parte, sia vocalmente che drammaturgicamente. Non dimentichiamo che Leonora ha una scrittura ancora pienamente belcantista.
Quali sono i ruoli che ti piacerebbe cantare nel prossimo futuro?
Nella mia carriera finora ho cantato per lo più Verdi e Donizetti quindi vorrei debuttare un ruolo pucciniano, mi piacerebbe molto cantare il ruolo di Mimì in Bohème o Liù in Turandot e chissà che non avverrà presto.
Spesso si sente raccontare che le carriere si fanno più con i no che con i si: a te è già capitato di dover dire di no a qualche proposta che hai ritenuto inadeguata per la tua vocalità o anche per altre ragioni?
No, finora per fortuna non ho mai dovuto dire di no. Mi sono stati proposti ruoli sempre adatti alla mia vocalità e sono molto contenta di questo. Sicuramente però è importante saper valutare quando e a cosa dire no per mantenere sana e longeva la voce, quindi sicuramente capiterà in futuro.
Quali sono state le difficoltà maggiori che un artista deve affrontare durante i suoi primi anni da professionista?
Sicuramente all'inizio è molto difficile farsi ascoltare soprattutto nei teatri; non avendo contatti e agenzia è molto difficile fare audizioni. Personalmente ho dovuto subire tanti no prima di iniziare a vedere i risultati del mio studio, poi però con la determinazione che ho sono riuscita piano piano ad ottenere risultati e posso dire di essere fiera di avere fatto tutto con le mie forze.
Hai qualche punto di riferimento tra i celebri soprani del passato?
Amo molto i grandi miti del passato, in primis Maria Callas, Renata Scotto e Montserrat Caballé. Mariella Devia è scontato che sia un punto di riferimento ma lei è ancora "il presente".
Impegni futuri?
Per ora questa serie di Trovatore, per il resto non posso ancora dire nulla, solo che ci sarà un grande ruolo belcantista e finalmente Puccini...
Cosa ti sarebbe piaciuto fare se non avessi fatto la cantante lirica?
Credo che non avrei potuto fare altro nella mia vita. Ogni volta che salgo sul palco sento che quello è esattamente il posto dove devo stare e che mi rende pienamente appagata e felice. Non posso più immaginare la mia vita senza musica; ho capito presto che è una vita di rinunzie e sacrifici ma è tutto quello che voglio.
Cosa ami fare nel tempo libero?
Amo molto leggere, andare al cinema ed i film horror. Ho una scuola di musica per bambini e ragazzi che ho creato con due amici musicisti e inoltre organizziamo il “Cantamonte”, un concorso canoro per bambini e ragazzi che si svolge nel mio paese, Montemarciano, da molti anni (anche io vi ho partecipato a 9 anni).
Lavorare con i bambini è una cosa che mi piace e mi diverte molto.
Danilo Boaretto