Premessa, non amo le contaminazioni. Se un pezzo sinfonico mi suscita ricordi di uno scrittore o di un quadro vorrei che siano le mie sensazioni del momento a dirmelo, non qualcun altro a impormelo.
Posso però capire che quando si fa un concerto sinfonico nel teatro d’opera della città che in altro luogo ospita la miglior orchestra sinfonica d’Italia si possa scegliere di rendere la serata un po’ diversa.
Il pubblico sinfonico di Roma ha Santa Cecilia, offrirgli qualche ragione in più per sentire un concerto sinfonico al Costanzi può quindi starci.
E allora avevo superato i miei pregiudizi ed ero andato ad ascoltare un concerto dell’orchestra dell’Opera di Roma diretto dal mio amato Mariotti in cui i tre pezzi sinfonici (entr’acte di Schubert, Kindertotenlieder e, soprattutto, Eroica) erano proposti come intervallati da letture di Leopardi fatte da Sergio Rubini.
Sennonché mi sono trovato ad assistere a qualcosa di ben diverso da quanto annunciato.
Il cartellone avrebbe dovuto dire: letture di Sergio Rubini intervallate da un po’ di musica.
Si inizia con Il passero solitario che faceva sperare che l’attore si limitasse alla lettura di qualche poesia.
E invece no.
Ecco subito arrivare un filmato di un buon quarto d’ora (tratto da una miniserie che andrà in Rai per la regia dello stesso Rubini, e vabbè… ).
E poi letture lunghe interminabili minuti, credo dallo Zibaldone.
Non pago, Rubini prima dell’Eroica aggiunge anche un riassunto della Scommessa di Prometeo.
Arrivare ad ascoltare con un minimo di lucidità (e senza cedere alla tentazione di interrompere l’autocompiaciuto attore) la terza sinfonia di Beethoven è stato il vero atto eroico di un pubblico fin troppo paziente ma uscito esausto.
Peccato perché la parte musicale, con quel po’ di attenzione e di pazienza che mi era rimasta, mi è sembrata ottima.
Rubini chiude con l’Infinito, ma ieri la sua esondazione verbale ha causato solo un noioso naufragio di buona musica.
Sergio Rubini esonda al Costanzi e l’ottima musica di Mariotti naufraga in un noioso mare
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Sergio Rubini esonda al Costanzi e l’ottima musica di Mariotti naufraga in un noioso mare
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Re: Sergio Rubini esonda al Costanzi e l’ottima musica di Mariotti naufraga in un noioso mare
Non c'ero, e mi dispiace per il Beethoven di Mariotti: conosco la sua splendida Eroica.
Purtroppo il regista/attore in questione non e' nuovo a perniciose incursioni nel mondo della musica e anche dell'opera. Vissi una sua atroce Carmen, allora ne fu vittima l'ottimo Matteo Beltrami. Credo sarebbe prudente che il soggetto si astenesse da un mondo che verosimilmente non gli appartiene. E che i direttori d'orchestra si astenessero da lui.
marco vizzardelli
Purtroppo il regista/attore in questione non e' nuovo a perniciose incursioni nel mondo della musica e anche dell'opera. Vissi una sua atroce Carmen, allora ne fu vittima l'ottimo Matteo Beltrami. Credo sarebbe prudente che il soggetto si astenesse da un mondo che verosimilmente non gli appartiene. E che i direttori d'orchestra si astenessero da lui.
marco vizzardelli