Cominciamo dall'elemento che finora ha fatto discutere di più: la regia di Carsen.
Purtroppo, personalmente, sono rimasto deluso: non solo rispetto ad altre sue regie geniali ed indimenticabili, ma proprio nel complesso. A parte che l'idea della Tosca in teatro non mi sembra che sia originale (non dubito che lo fosse nel 1992, ma allora perchè riproporre oggi questo allestimento?), l'ho trovata troppo spesso incongruente: se Scarpia dice "un tal baccano in chiesa", o porge a Tosca l'acqua santa, non credo di sbagliare a sostenere che si deve essere in una chiesa, solo per fare un esempio.
Detto questo, bisogna comunque riconoscere che, come sempre, il lavoro di regia c'è ed è attento (in coerenza con i fini che si pone).
La direzione: si trattava della prima, quindi lo spettacolo era poco rodato, mettiamola così, ma ci sono stati tanti e tali scollamenti in buca e col palcoscenico, da non poterla giudicare una direzione positiva (in più non è che ci fosse molta raffinatezza).
Daniela Dessì: brava, molto, molto brava. E non aggiungo altro.
Pur in una prestazione discreta, po' di delusione da Fraccaro: a me generalmente piace, ma ieri mi ha lasciato qualche perplessità per alcune imprecisioni vocali e un approccio troppo superficiale al personaggio. In genere è molto più affidabile, non dubito potrà migliorare nelle repliche.
Lo Scarpia di Guelfi è stato fra il mediocre e il pessimo. Il volume non basta.
Scarso l'apporto degli altri personaggi, non oltre la routine.
Anche il coro e l'orchestra, credo, potranno avere un giudizio più appropriato nelle prossime recite, in questa non hanno particolarmente brillato.
ps:
Concordo con Arreghini: anche secondo me Spoletta è presente a Castel S.Angelo da subito. In fondo l'ultimo ordine che Scarpia dà a Spoletta è: "Le darai passo. Bada: all'ora quarta... ", quindi....!paolo arreghini ha scritto: Spoletta potrebbe avere la notizia da Sciarrone o da altri, in fondo ci sono le voci in back-ground: "Vi dico pugnalato...la donna é Tosca!".