il celebre tenore Marcello Giordani è stato stroncato da un infarto fulminante, nel primo pomeriggio di ieri, mentre si trovava nella sua abitazione ad Augusta, in provincia di Siracusa. Giordani aveva compiuto 56 anni lo scorso 25 gennaio. Purtroppo, nonostante i rapidi soccorsi, ogni tentativo di rianimarlo è risultato vano.
Il tenore siciliano, a 33 anni dal suo debutto avvenuto al Festival di Spoleto nel 1986 con il ruolo del Duca di Mantova in Rigoletto, era ancora in piena carriera. Prossimamente avrebbe dovuto sostenere la parte di Canio al Teatro Lirico di Cagliari ed interpretare Radames nell'Aida che andrà in scena l'anno prossimo al Teatro Petruzzelli di Bari.
Recentemente era stato Calaf in una rappresentazione di Turandot messa in scena nella sua Augusta.
Marcello Giordani era un tenore lirico puro in grado, grazie all'ottima tecnica che gli consentiva di proiettare perfettamente la voce, di sostenere anche ruoli da lirico spinto e drammatico. In virtù di una vocalità che aveva il suo fiore all'occhiello in un registro acuto sicurissimo e squillante, aveva sviluppato un repertorio ampissimo che andava da Puritani, Elisir, Lucia, passando per l'Arnold di Guglielmo Tell, sino a tutti i principali ruoli verdiani (ben 12 ruoli di Verdi) per finire con Puccini e il verismo di Pagliacci e Andrea Chenier. Da non tralasciare i suoi impegni nel repertorio francese con Manon, Faust, Les Huguenots, Roméo et Juliette e Werther.
Una carriera che si è sviluppata presso i più importanti teatri dl mondo, dalla Scala al Metropolitan, dall'Opera di S.Francisco a quella di Vienna, naturalmente diretto dai più prestigiosi direttori d'orchestra dell'ultimo mezzo secolo di storia dell'opera.
Marcello Giordani lascia la moglie, due figli ed un grande vuoto nel cuori di tutti gli appassionati d'opera.
Danilo Boaretto