Nessuna è come te.
Statene certi... Non c’è Bayreuth né Salisburgo, non Pesaro né Orange, non Baden-Baden né Lucerna.
Lucca, comune toscano racchiuso in una cinta muraria integra e percorribile per i suoi 4 chilometri di perimetro, è il posto nel mondo a più alta densità di musica.
Era il 1687 quando a Lucca nasceva Francesco Xaverio Geminiani, violinista, compositore e direttore d’orchestra.
All’interno delle stesse Mura cittadine nasce nel 1743 Luigi Boccherini, fra i più famosi compositori del suo secolo e ancora noto e apprezzatissimo per le sue musiche, specie per violoncello.
Nel giugno del 1854 nasce sempre a Lucca Alfredo Catalani, che lascerà in eredità alla Storia della Musica La Wally contenente Ebben n’andrò lontana, una delle più conosciute arie liriche, utilizzata in innumerevoli lavori cinematografici e pubblicitari.
Quattro anni più tardi, nel 1859, in una viuzza appena accanto alla Basilica di San Michele, nasce Giacomo Puccini, oggi il più eseguito compositore d’opera al mondo.
Eccola Lucca, ecco la sua musica, oggi patrimonio dell’intero pianeta.
Così, Lucca Classica music festival, è una delle realtà più recenti ma immediatamente più significative e interessanti nell’intero panorama degli appuntamenti musicali in Italia.
A maggio, da giovedì 4 a domenica 7, la città di Lucca si riempirà di strumenti, musicisti, scienziati, orchestre e bande; cori di adulti e di bambini, studenti, teatranti.
Giovanni Sollima presenterà la sua formazione i 100 Cellos nell’esecuzione di brani da Geminiani, Boccherini, Puccini, Sollima e Pink Floyd; Mario Brunello discuterà di silenzio assieme al fisico Guido Tonelli; il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti discernerà sull’empatia; il sociologo Domenico De Masi su emozioni e regole. Giuseppe Cederna proclamerà versi di Giacomo Leopardi su musiche di Franz Schubert; l’étoile Eleonora Abbagnato riceverà il premio Lucca Classica 2017; Sonia Bergamasco ed Emanuele Arciuli interpreteranno la Metafisica dei tubi, composizione di Nicola Campogrande.
Simone Soldati, deus ex machina dell’iniziativa assieme a Marcello Parducci, è pianista di solida formazione e dall’estro irrefrenabile e descrive così l’ambiente che ci si aspetta per questo Festival alla sua terza edizione: «Non un semplice invito all’ascolto, ma una concreta occasione di vivere il contesto della musica colta, della musica classica, che dopo secoli e secoli di esecuzioni rimane contemporaneo, giovane, come i suoi protagonisti. Ai più affermati compositori e musicisti; ai dilettanti degli strumenti e della composizione; agli allievi dei conservatori e delle scuole e licei musicali; ai cantanti e agli attori, agli scienziati e agli scrittori, a tutti gli artisti tout court, Lucca classica offre l’occasione dell’incontro. Per strada o al bar, in piazza o in teatro, al teatrino delle marionette o ad applaudire le performance estemporanee della Lucca Classica Street Band, tutti si ritroveranno nella medesima condizione di amanti della musica e a provare gli stimoli della conversazione e del confronto, umano, disciplinare e di stili».
È energia allo stato puro, quello che ci si aspetta che vibri nei primi giorni di maggio fra le antiche Mura di Lucca, che sarà poi veicolata attraverso le collaborazioni concrete di Rai Radio 3, di Sky Mondoclassica HD, della rivista Amadeus.
Fra le tantissime iniziative in programma (più di novanta, in maggior parte gratuite), il Centro Studi Giacomo Puccini propone la sua più recente scoperta musicale, consistente nel recupero di 21 brani per organo composti da Puccini che saranno eseguiti per la prima volta in tempi moderni da Liuwe Tamminga, clavicembalista e organista olandese.
David Toschi