Si è spento oggi, 12 gennaio 2020, a Jesi (AN) il tenore ferrarese Giorgio Merighi, classe 1939.
Dopo gli studi effettuati presso il Conservatorio Rossini di Pesaro iniziò la carriera, appena ventitreenne, debuttando al Teatro di Spoleto nel ruolo di Riccardo in “Un ballo in maschera”.
Nel 1963, presso il Teatro alla Scala di Milano, veste i panni di Pinkerton in “Madama Butterfly” iniziando una lunga carriera che lo porta ad esibirsi nei più prestigiosi teatri del mondo: l'Opéra di Parigi, la Staatsoper di Vienna, Bunka Kaikan di Tokyo, la Deutsche Oper di Berlino, la Staatsoper di Amburgo e molti altri fino ad approdare al Metropolitan di New York, a San Francisco, Chicago e al Teatro Colon di Buenos Aires.
Naturalmente fu presente anche in moltissimi Teatri italiani spaziando in un vasto repertorio che comprendeva i titoli più conosciuti come La bohème, Rigoletto, Manon Lescaut, Aida, Roberto il diavolo, Gioconda, Il tabarro, Il trovatore, Cavalleria Rusticana, Traviata, Tosca, Norma, Mefistofele, Fedora, Simon Boccanegra ma anche in opere del '900 come Perséphone di Stravinskij, Cardillac di Hindemith, I capricci di Callot di Malipiero e Il Giocatore di Prokof'ev.
Nella sua nutrita discografia spiccano Roberto il diavolo di Mayerbeer, Il Reggente di Mercadante, Madame Sans-Gêne di Giordano, Manon Lescaut di Puccini, Faust di Gounod, I Capuleti e Montecchi di Bellini, Un ballo in maschera di Verdi (highlights) e un concerto verdiano a favore del Teatro Petruzzelli di Bari. Ha registrato in video Pagliacci al Teatro Vittorio Emanuele di Messina.
Era stato direttore artistico del Teatro Giovan Battista Pergolesi nella stessa città dal 1992 al 1994.
Era un tenore della cosiddetta vecchia scuola, quella che garantiva sicurezza tecnica, voce proiettata, capacità di legare le frasi rendendo il fraseggio vario e sfumato. Tutte caratteristiche che unite ad una non indifferente presenza scenica gli hanno consentito oltre trent'anni di successi in tutto il mondo.
Redazione OperaClick