"Un'orchestra - una città" - a cura degli Amici del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Per i 90 anni dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, 1928-2018
Firenze, Teatro Goldoni, 24 novembre 2018
Filmati storici dell'Istituto Luce, rigorosamente in bianco e nero, accolgono in sala gli spettatori di quest'incontro al Teatro Goldoni di Firenze in occasione della celebrazione del 90° compleanno dell'Orchestra tenuta dalla benemerita associazione Amici del MMF: immagini dei primi Festival del Maggio Musicale lontane nel tempo che, accompagnate dall'eleganza ostentata del pubblico e da frasi che la retorica del tempo rende ancor più lontane, sembrano narrare una storia d'altra epoca. Invece l'orchestra fondata da Vittorio Gui nel 1928 è ancora viva e vegeta, e novant'anni non sono certamente pochi per la più importante istituzione musicale della città, la cui storia dal 1933 si è sovrapposta a quella del Festival del Maggio Musicale.
Dopo il saluto del Sindaco di Firenze Dario Nardella (accompagnato dal gonfalone e dalle chiarine, quasi inevitabilmente stonate), del Sovrintendente Cristiano Chiarot, della Presidente degli Amici del Maggio Sidsel Vivarelli Colonna, del violinista Leonardo Matucci in rappresentanza dell'orchestra e della lettura di un saluto di Fabio Luisi, Marco Carminati ha introdotto i relatori.
Il Rettore dell'Università di Firenze Luigi Dei anche per motivi familiari (suo padre Sergio Dei è stato a lungo primo violino dell'orchestra) era particolarmente adatto a narrare la storia dell'orchestra vissuta dal di dentro, anzi quasi "da casa", con le ripercussioni familiari che l'attività del padre ha avuto in famiglia, con aneddoti e ricordi di grandi direttori come Mitropulos, Ferrara, Gui e tanti altri.
Andrea Muzzi, storico dell'arte, ha inquadrato in maniera davvero completa e sorprendente la temperie culturale degli anni in cui l'orchestra si è formata ed ha operato, aprendo un panorama a 360° sulla cultura fiorentina in generale, in quei tempi piuttosto vivace, quindi anche con interessanti agganci ad altre forme artistiche, come architettura e pittura, che hanno caratterizzato la vita della città.
Daniele Spini ha parlato poi della storia dell'orchestra, nata come sinfonica e che dal 1933 per volere di Vittorio Gui ha operato nell'ambito del MMF anche come orchestra di rappresentazioni liriche, delineando anche in maniera assai interessante addentellati con la vita culturale e politica italiana dell'epoca, evidenziando la "ripresa" ai tempi nei quali Riccardo Muti fu direttore stabile (notoriamente nella storia di qualsiasi orchestra vi sono periodi migliori ed altri caratterizzati da difficoltà che si ripercuotono sul lato artistico).
Giovanni Vitali e Giuseppe Rossi hanno illustrato le registrazioni discografiche fatte dall'orchestra e dal MMF (l'archivio delle registrazioni inizia dal 1952!), dei grandissimi direttori che si sono succeduti sul podio (praticamente tutti tranne Toscanini) e delle abbastanza recenti iniziative editoriali che stanno avendo un grosso successo, vedi collana MaggioLive edite dal MMF e di recenti DVD.
Infine Luciano Alberti ha parlato del Festival e dell'orchestra dall'interno del suo lavoro in teatro, avendone vissuto in prima persona fatti e personaggi.
Ricordiamo anche che il prossimo 9 dicembre, giorno esatto della commemorazione del primo concerto dell'Orchestra del MMF diretta da Gui novanta anni fa, vi saranno visite guidate in luoghi generalmente non accessibili del Teatro del MMF dove nascono gli spettacoli, visite che si concluderanno alle 15.30 con una rappresentazione de La Traviata diretta da Enrico Calesso e con l'allestimento di Francesco Micheli che abbiamo visto poco tempo fa.
Fabio Bardelli