Johan Botha, tenore sudafricano grande protagonista dei maggiori teatri d'opera del mondo, ci ha lasciato. La feroce malattia che l'aveva costretto ad annullare le recite di Otello previste lo scorso Festival di Pasqua a Salisburgo, purtroppo ha avuto la meglio sul suo possente fisico.
Lo scorso giugno dopo le rappresentazioni di Die Walküre effettuate a Budapest, nelle quali Botha fu ancora una volta un grande Siegmund, ci eravamo illusi che il peggio fosse ormai alle spalle; questo quanto scritto da Alessandro Cammarano nella sua recensione dal Budapest Opera Festival 2016: “Emozionante la prova offerta da Johan Botha; il suo Siegmund è un eroe fragile, umanissimo, animato da mille passioni talora in contraddizione tra loro. Botha canta tutto sul fiato, plasmando la voce in struggenti morbidezze che, nei momenti topici, s’impennano in acuti folgoranti per poi sublimarsi in stranianti pianissimi. Il suo Wälse! Wälse riecheggerà a lungo tra i nostri ricordi più felici.”
Johan Botha era nato in Sudafrica a Rustenburg, il 19 agosto del 1965. Iniziò a studiare canto nel suo paese natale per poi trasferirsi in Europa nel 1990.
Dopo essersi conquistato i primi ingaggi in Germania, prese il via la sua importante carriera internazionale che lo portò a cantare nei principali teatri d'opera del mondo.
Nel 1996 nasce il suo stretto legame con la Wiener Staatsoper. Nel principale teatro austriaco ha cantato le seguenti opere: Arianna a Nasso, Daphne e Die Frau ohne Schatten di Richard Strauss; Cavalleria Rusticana di Mascagni; Pagliacci di Leoncavallo; Don Carlo, Vespri Siciliani, Aida e Otello di Giuseppe Verdi; Fidelio di Beethoven; Lohengrin, Parsifal, Die Walküre, Die Meistersinger von Nürnberg, Der fliegende Holländer e Tannhäuser di Richard Wagner; Tosca e Turandot di Giacomo Puccini.
Dal 1997 sino al 2013 si è esibito regolarmente al Metropolitan di New York.
Nell'estate 2010 Johan Botha ha fatto il suo debutto al Festival di Bayreuth nel ruolo di Siegmund sotto la direzione di Christian Thielemann; ruolo quello di Siegmund che riporta in scena nello stesso teatro per la nuova produzione di Der Ring des Nibelungen sotto la direzione di Kirill Petrenko (2013-2015).
Personalmente lo ricordo con nostalgia, possente ed efficacissimo Kaiser nelle recite di Die Frau ohne Schatten cantate con successo alla Scala nel marzo 2012.
Riposi in pace!
Danilo Boaretto