Ieri sera (10 luglio) alla già ricca storia dell'Arena di Verona si è aggiunto un nuovo, curioso ed emozionante episodio. Si rappresentava Aida di Giuseppe Verdi quando, giunti ai balletti del 2° atto, iniziava a piovere e lo spettacolo veniva sospeso per poi essere nuovamente ripreso sino alla conclusione dell'atto.
Nel frattempo Aida, la protagonista dell'opera Kristin Lewis, accusava un malore che le impediva di tornare in scena. A quel punto viene chiamata a sostituirla il soprano Rebeka Lokar che, ignara di tutto, stava comodamente cenando in uno dei famosi ristoranti di Piazza Bra antistanti l'Arena. Il giovane soprano sloveno che lo scorso 5 luglio (qui la recensione) aveva ottimamente figurato nel ruolo di Turandot, senza aver fatto alcuna prova (non era lei la cover di Aida), viene prelevata dal suo tavolo, truccata, vestita e praticamente catapultata in palcoscenico a cantare la temibile romanza di Aida del 3° atto: O cieli azzurri. Nonostante l'inevitabile agitazione la prestazione della Lokar è superba ed il pubblico le tributa un'autentica e prolungata ovazione. Lo stesso soprano non fa in tempo ad intonare il seguente duetto con suo padre, il condottiero etiope Amonasro, che inizia nuovamente a piovere e la recita viene definitivamente sospesa. L'Arena è anche questo: il rammarico per una recita non conclusa e la gioia per un inaspettato, seppur parziale, debutto in Aida di una delle artiste che, da circa un paio d'anni a questa parte, sta raccogliendo i maggiori consensi di pubblico e critica per le non comuni doti tecniche e vocali.
Un'emergenza quella occorsa ieri a Verona che ci fa tornare in mente quanto accadde nel 2000 al Teatro Regio di Parma, anche in quel caso durante una recita di Aida, quando il tenore armeno Gegam Grigorian titolare del ruolo di Radames fu costretto a dare forfait al termine del secondo atto. Dopo qualche momento di panico per la mancanza di un sostituto, qualcuno si accorse che seduto in platea era presente come spettatore il tenore Alberto Cupido che sino a quel momento non aveva mai cantato il ruolo del condottiero egizio, ma che si rese disponibile e salvò la recita cantando i restanti due atti dalla buca dell’orchestra.
Dopo la prodezza compiuta ieri sera Rebeka Lokar tornerà a vestire il costume di Turandot il 13 luglio e quello di Abigaille nelle recite di Nabucco del 20 e 28 luglio.
Danilo Boaretto